S. Giovanni Paolo II

Parole di San Giovanni Paolo II, quando visitò alla Madonna nel suo Santuario

 

Il 29 giugno 1991 il Papa San Giovanni Paolo II visitò la nostra chiesa di Sant’Alfonso all’Esquilino e celebrò l’Eucaristia davanti alla Madonna del Perpetuo Soccorso. Oltre la preghiera nel Santuario, accolto per un grande numero di fedeli, il Santo Padre svolse un incontro pastorale veramente familiare con la comunità redentorista residente a Via Merulana, in Roma. L’evento è stato indimenticabile. Una grande benedizione per tutti noi legati alla Famiglia Redentorista e devoti della Madonna del Perpetuo Soccorso.

Nella sua omelia, ha detto il Papa: Saluto con affetto tutti voi, cari Fratelli e Sorelle, che prendete parte a questa celebrazione liturgica. Saluto in particolare il Generale dei redentoristi, Padre Juan M. Lasso de la Vega, i Consiglieri Generali, i Religiosi di questa Comunità e, attraverso di voi tutte le Comunità del vostro Istituto sparse nel mondo. Vi esprimo il mio sincero apprezzamento per l’opera che svolgete, fedeli agli insegnamenti di sant’Alfonso, il cantore delle «Glorie di Maria». E rendo grazie alla Madonna per l’opportunità che oggi mi è data di incontrarvi sotto il suo sguardo benedicente.

Sono passati, ormai, 125 anni da quel 26 aprile 1866, quando il papa Pio IX affidò al vostro Istituto la diffusione del culto alla Vergine del Perpetuo Soccorso. Da allora non avete cessato di custodire con amore questa icona bizantina, giunta dall’Oriente e diventata un punto di riferimento per i fedeli che vengono a pregare in questo tempio.

Come scrivevo nella mia Lettera apostolica Duodecimumsaeculum (1987), “il credente di oggi, come quello di ieri, deve essere aiutato nella preghiera e nella vita spirituale con la visione di opere che cercano di esprimere il mistero senza per nulla occultarlo”(Giovanni Paolo II, Duodecimum saeculum, 11) L’icona richiama il mistero della divina maternità e mentre invita alla fiducia, esalta il ruolo che la Vergine riveste nella vita di ogni credente. Maria è madre di speranza e di bontà; madre di misericordia e di grazia. “Volendo Dio redimere il genere umano, – osserva sant’Alfonso Maria de’ Liguori, ispirandosi a san Bernardo – ha posto tutto il valore della redenzione in mano di Maria, perché Ella lo dispensi a sua voglia” (Sant’Alfonso M. de’ Liguori, Opere ascetiche, Roma 1936, vol. VI, p.109).

In questa icona Maria ci dispensa questo valore col lieto annunzio che la Nuova Alleanza si è in Lei pienamente realizzata e per mezzo di Lei è offerta a tutti gli uomini. Gesù le stringe la mano destra, quasi a comunicarLe le primizie della redenzione e a testimoniare il modo straordinario della cooperazione della Madre del Signore alla salvezza dell’umanità. Gli occhi della Vergine guardano verso il popolo ed irradiano su di esso il dono della grazia divina (Giovanni Paolo II).

A voi tutti, cari Fratelli e Sorelle, che frequentate questo luogo sacro, io dico: prendete stimolo da questa celebrazione per rinnovare la vostra devozione alla Beata Vergine del Perpetuo Soccorso, che potete qui contemplare. Non dimenticate che la Vergine occupa, dopo Cristo, il posto più alto e più vicino a noi» (Lumen Gentium, 56); ed «è congiunta con tutti gli uomini bisognosi di salvezza» (ibid., 53).

Non dimenticate le parole di sant’Alfonso Maria de’ Liguori, il quale osserva che «ogni bene, ogni aiuto, ogni grazia che gli uomini hanno ricevuto e riceveranno da Dio anche nel futuro tutto è venuto e verrà per intercessione e per mezzo di Maria» (Opere Ascetiche, idem, p. 110).

Alla fine della sua omelia, così ha pregato il Santo Padre: «Segno grandioso della nostra speranza, noi ti invochiamo! O Vergine del Perpetuo Soccorso, Santa Madre del Redentore; soccorri il tuo popolo, che anela a risorgere; dona a tutti la gioia di camminare verso il terzo Millennio nella consapevole ed attiva solidarietà con i più poveri, annunciando in modo nuovo e coraggioso il Vangelo del Tuo Figlio, fondamento e culmine di ogni umana convivenza, che aspira ad una pace vera, giusta e duratura. Come il Bambino Gesù, che ammiriamo in questa venerata icona, anche noi vogliamo stringere la tua destra. A Te non manca né potenza, né bontà per soccorrerci in ogni necessità ed in ogni bisogno. Quella attuale è l’ora tua! Vieni, dunque, in nostro aiuto e sii per tutti rifugio e speranza’ Amen!»

Dopo la messa: «Vorrei dire una parola molto personale sulla missione che il Papa Pio IX vi ha affidata. Ricordo che durante l’ultima guerra, nel periodo dell’occupazione nazista della Polonia, io ero operaio in una fabbrica a Cracovia. La sera quando dalla fabbrica tornavo verso casa, mi fermavo sempre in una chiesa, anche quella dei Redentoristi, che si trovava lungo il mio percorso. In quella chiesa c’era un’immagine della Madonna del Perpetuo Soccorso. Mi ci sono fermato tante volte e non solo perché quella chiesa era lungo la mia strada, ma anche perché trovavo quell’immagine molto bella. Ho continuato a visitare quella chiesa anche quando sono stato nominato Vescovo, e poi anche da Cardinale. Vi ho tenuto anche molte prediche e vi ho amministrato diverse volte il Sacramento della Confermazione. Si capisce dunque come venendo in questo luogo è come se avessi compiuto un viaggio nel mio passato, nella mia gioventù.

Ringrazio la divina Provvidenza, ringrazio la Madonna del Perpetuo Soccorso, che mi si è mostrata Perpetuo Soccorso in circostanze assai difficili.