Arte, Messaggio e Spiritualità

Chiesa di S. Alfonso de Liguori, Roma.

L’iconografia

L’Icona originale della Madonna del Perpetuo Soccorso è “dipinta” su una tavola di legno di 51.8 x 41.8 cm, di scuola cretese è del 14° secolo. Lo stile è quello delle icone dette della “Madonna della Passione”. L’icona, oltre ai due personaggi principali Maria e Gesù Bambino, vede ai lati due arcangeli, Gabriele a destra e Michele a sinistra, che hanno nelle mani gli strumenti della passione. Lo sguardo del bambino è rivolto verso l’alto, verso il Padre, a guardare con speranza all’approdo glorioso della sua passione. Lui si appoggia al petto della Madre, aggrappandosi alla sua mano, indicando un gesto quasi di paura, ma in realtà vuole risaltare un gesto filiale di fiducia, rifugio e sicurezza. Il calzare del piede che slacciatosi ne mostra la pianta vuole sottolineare il patto di alleanza, sciogliendo i legacci dei sandali (cf. Sal 60, 10 e Lc 3, 16). La mano di Maria invece indica il figlio come il soggetto principale del quadro: questo semplice gesto è spesso presente in icone mariane e conferisce alla Vergine il soprannome di Odigitria, ossia dal greco “Colei che indica il cammino” verso il Redentore, o Nostra Signora dell’Itria cioè dell’indicazione appunto.

Nelle icone mariane non vengono mai mostrati i capelli, simbolo delle virtù e delle bellezze della donna, e sono velati per indicare la totale appartenenza a Dio. La Vergine porta un velo-cuffia di colore verde-azzurro, che simboleggia l’umanità divinizzata, così come la tunica. Il colore del manto è ottenuto dalla mescolanza del colore bruno, che significa umiltà e nascondimento, e il rosso, che simboleggia l’amore. Il capo molto coperto allude alla sua totale sottomissione alla volontà del Padre. Il bordo d’oro che le orna il manto sta a significare la sua dignità regale alla quale Dio L’ha innalzata rendendola Madre del suo unico Figlio. Il manto con l’interno foderato di rosso acceso indica che Lei è la sede della Sapienza, ma ricorda anche il martirio del Suo cuore e la Sua passione. L’arco formato dalle pieghe del manto quando è disegnato sotto la figura del Bambino sta ad indicare il cielo che si dona alla terra. Le tre stelle disegnate sul capo e sulle spalle della Madre di Dio simboleggiano la Sua verginità prima (in alto), durante (spalla destra) e dopo il parto (spalla sinistra). In questo caso il Bambino è sulla stella dopo il parto per indicare che è già fanciullo. Il bordo rosso dell’icona rappresenta il Sangue di Cristo versato per tutti gli uomini. Segnaliamo anche che questo tipo di raffigurazione è designata dai russi con il nome di “Madonna della Passione”, il tema è ispirato dalla profezia di Simeone, secondo la quale la spada del dolore trafiggerà il cuore della Madre.

Nell’Icona della Madonna del Perpetuo Soccorso, possiamo contemplare come in uno specchio il modello perfetto dello sguardo misericordioso del Padre Celeste sul Figlio, consapevole del pericolo e del male che avrebbe dovuto affrontare e della incapacità di superarlo da solo.

Messaggio e Spiritualità

La Madre di Dio è dipinta in posizione frontale a mezzo busto e regge il Bambino con la mano sinistra, mentre la destra Lo indica e Gli porge l’aiuto. Infatti Egli, prendendo consapevolezza del Suo destino di dolore, passione e morte, attraverso la visione degli strumenti mostratigli dagli Arcangeli Michele e Gabriele, si aggrappa con entrambe le mani alla Madre, con un gesto umanissimo, nel quale ci mostra la sua totale immersione nella nostra umanità, come il figlio che cerca rifugio presso la madre. Ricordiamo che nelle raffigurazioni di scuola greca è spesso riportata la seguente dicitura in versi: «Colui che per primo fece l’annuncio alla Vergine ora indica i simboli della Passione; Cristo vestito di corpo mortale, intimorito dal destino teme, vedendo queste cose.» Il sandaletto sfilato dal piede sinistro simboleggia questa umanità e allo stesso tempo la usanza di stipulare i patti di alleanza sciogliendo i legacci dei sandali per mostrare la pianta del piede.

Il Bambino è avvolto da un manto rosso coperto da raggi d’oro per indicare che Egli è l’eterna (oro) Sapienza (colore rosso). Porta la tunica color verde-acqua che allude allo Spirito Santo che avrebbe donato a coloro che si sarebbero salvati al prezzo della sua passione, significata dal colore della fascia che Gli cinge il petto. Sul nimbo (aureola) crucifero sono scritte le iniziali in greco del nome che Dio si è dato sull’Oreb: «Io Sono Colui che Sono».