Storia e Devozione
MADONNA DEL PERPETUO SOCCORSO
La Madonna del Perpetuo Soccorso è una icona di scuola cretese oggi presente nella chiesa di Sant’Alfonso all’Esquilino a Roma. Il quadro venne donato ai redentoristi da Papa Pio IX nel 1866.
La tradizione popolare narra che l’icona venne rubata nel XV secolo in una chiesa dell’isola di Creta da un mercante che tenta di trafugarla a Roma, ma durante il viaggio la nave fece naufragio, però tutti gli occupanti si salvarono. Questo venne interpretato come un gesto miracoloso. Il mercante custodì in casa l’Icona e in punto di morte chiese a un amico di riportala in una chiesa. L’amico però non eseguì la volontà del morente e si tenne in casa l’Icona.
Alla morte di quest’ultimo, Maria apparve in sogno alla figlia e le chiese di essere portata in una chiesa, tra le basiliche di Santa Maria Maggiore e di San Giovanni in Laterano. Dopo molte insistenze della figlioletta, la madre la consegnò alla chiesa di San Matteo, curata dagli agostiniani, il 27 marzo 1499 e lì restò per trecento anni oggetto di molta venerazione. Questa chiesa venne distrutta dalle truppe napoleoniche nel 1798, ma l’Icona venne salvata grazie all’intervento di un frate. Gli agostiniani, lasciando la chiesa di San Matteo, si trasferirono alla chiesa di Santa Maria in Posterula, sempre a Roma, e portarono con sé l’Icona, che viene collocata in una cappella privata del convento loro.
La congregazione dei redentoristi acquistò a metà dell’Ottocento un sedime per edificarvi la sua casa generalizia a Roma. Nell’area di questo sedime vi erano le rovine della chiesa di San Matteo, che era rimasta famosa per la sua icona. Fu un giovane prete redentorista, Padre Michele Marchi, che seppe indicare ai superiori dove si trovava questa icona della Madonna. Egli infatti quando era chierichetto e serviva nella chiesa dei frati agostiniani venne informato da Fra Agostino che quell’Icona, in quel momento quasi abbandonata, era stata molto venerata in passato nella chiesa di San Matteo. I redentoristi chiesero al Pontefice Pio IX di poter rientrare in possesso dell’icona che un tempo era venerata in quel luogo, cosa che avvenne nel 1866.
Da allora migliaia di copie dell’immagine sono state riprodotte su iniziativa della Congregazione Redentorista per la venerazione dei credenti di varie parti del mondo.
La Devozione
Secondo la tradizione, nell’affidare l’Icona ai Redentoristi (1866), Papa Pio IX espresse il desiderio che la facessero conoscere in tutto il mondo.
Da allora la devozione alla Madonna del Perpetuo Soccorso si è diffusa nel mondo ed è divenuta universale. Migliaia di copie del quadro sono state diffuse in tutti i paesi del mondo. Alla diffusione della devozione ha contribuito notevolmente la Novena Perpetua, nata nel 1922 a St. Louis (U.S.A.).
Tale Novena è conosciuta con il nome perpetua perché viene celebrata in un giorno fisso (di solito il mercoledì) di tutte le settimane dell’anno.
Durante la recita della Novena i fedeli presentano alla Madonna non solo le loro preghiere tradizionali (Supplica Romana), ma anche le loro lettere con suppliche e ringraziamenti, accompagnati dalle invocazioni della comunità e da una meditazione sulla vita spirituale.
La festa della Madonna del Perpetuo Soccorso si celebra il 27 giugno.